( Valentina Santarpia) Sicurezza a scuola, o forse insicurezza Il 59,16% dei 40.133 istituti scolastici italiani non ha il certificato di agibilità, il 57,68% è privo di quello per la prevenzione incendi, il 41,50% è privo di collaudo statico: è quello che emerge dal XXII rapporto di Cittadinanza attiva sulla sicurezza a scuola. Riguardo agli interventi di adeguamento e miglioramento sismici, la situazione è ancora molto critica anche se si notano miglioramenti rispetto allo scorso anno: su 40.133 edifici solo il 3,2%, (1.292) ha subìto interventi di adeguamento sismico, il 3,06% di miglioramento (1.230) e l’11,4% (4.611) è stato progettato secondo la normativa antisismica. Mettendo in correlazione questi dati con il numero delle scuole situate in zona 1 e zona 2, cioè ad elevata sismicità, rispettivamente 2.876 e 14.467, si comprende quanto ancora resti da fare.
Come ogni anno Cittadinanzattiva, attraverso la rassegna stampa locale, segnala gli episodi di distacchi di intonaco, crolli di soffitti, controsoffitti, solai, tetti; ma anche di finestre, muri di recinzione ed alberi caduti all’interno degli edifici scolastici o in prossimità di essi.
Quest’anno quelli avvenuti tra settembre 2023 e settembre 2024 sono stati 69, numero mai raggiunto negli ultimi 7 anni, di cui 28 nelle regioni del Sud e nelle Isole (40,5%), stesso numero, 28, in quelle del Nord (40,5%), 13 nelle regioni del Centro (19%). Episodi che hanno provocato il ferimento di 9 studenti e studentesse, 3 docenti, 2 collaboratori scolastici, 1 educatrice, 4 operai, oltre che danni agli ambienti e agli arredi, interruzione della didattica, provocando ingenti disagi e paura agli studenti e alle loro famiglie. L'articolo prosegue sul sito del Corriere
Come ogni anno Cittadinanzattiva, attraverso la rassegna stampa locale, segnala gli episodi di distacchi di intonaco, crolli di soffitti, controsoffitti, solai, tetti; ma anche di finestre, muri di recinzione ed alberi caduti all’interno degli edifici scolastici o in prossimità di essi.
Quest’anno quelli avvenuti tra settembre 2023 e settembre 2024 sono stati 69, numero mai raggiunto negli ultimi 7 anni, di cui 28 nelle regioni del Sud e nelle Isole (40,5%), stesso numero, 28, in quelle del Nord (40,5%), 13 nelle regioni del Centro (19%). Episodi che hanno provocato il ferimento di 9 studenti e studentesse, 3 docenti, 2 collaboratori scolastici, 1 educatrice, 4 operai, oltre che danni agli ambienti e agli arredi, interruzione della didattica, provocando ingenti disagi e paura agli studenti e alle loro famiglie. L'articolo prosegue sul sito del Corriere
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