Sono da tempo una leggenda della musica, ma anche del cinema, avendo realizzato il film più brutto della storia, «Arrapaho». Ora diventano scultura: quella firmata da Salvatore Scuotto, anima della bottega presepiale La Scarabattola, per una volta in assolo – col nome d'arte di Morale-S – o meglio in duetto, con la moglie Nicoletta Itto. I due hanno realizzato una quindicina di piccole sculture dedicate ai fab four della canzone pornoromantica, del trivial sound.

Sì, proprio loro, gli Squallor, professionisti della canzone che si divertivano a scardinare ogni regola del genere: Alfredo Cerruti, Daniele Pace, Totò Savio e Giancarlo Bigazzi, tutti scomparsi. L'esposizione si chiama «Fango», è curata da Pasquale Rucco ed è in programma dal 12 al 24 ottobre al Teatro Instabile: «Nelle viscere del centro storico, con il suo ambiente tra l'underground e il barocco, è una cornice piena squalloristica», riflette Scuotto

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