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( Erika Della Pasqua) Marmi bianchi e quadri di nudo, nello studio del dottor Marco Antonio Procopio in via Cesare Pavese a Roma, quartiere Eur, nuove costruzioni in un comprensorio lontano dal centro storico. Un appartamento convertito in studio medico: nel logo ci sono il nome di Procopio e una siringa, e impresso sulle pareti il motto «naturale è ciò che non si nota».

Su TikTok non esiste più un profilo ufficiale, sparite anche alcune delle pagine Instagram. Dopo l'inchiesta sulla morte di Margaret Spada, deceduta a 22 anni dopo un'operazione di ritocco del naso, di Procopio restano solo le recensioni sul sito «MioDottore», canale online tramite cui prenotare appuntamenti lasciando pure commenti sull'operato dei medici. E di Procopio - ora indagato assieme al padre (e non si sa chi dei due abbia materialmente operato la ragazza), col quale condivideva lo studio al centro dell'inchiesta della Procura - le pazienti scrivono con entusiasmo, incuranti dei rischi. Sul Corriere l'articolo completo
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