Nel 2023 Massimo Taronna ha ottenuto un Consolidator Grant dell'European Research Council (Erc) con il progetto «Holoboot The Holographic Bootstrap», iniziato a luglio insieme alla moglie Charlotte Sleight, ricercatrice della Federico II. Con 2 milioni di euro di finanziamento per cinque anni, il progetto esplorerà le implicazioni del principio olografico, una teoria che potrebbe rivoluzionare la comprensione della cosmologia e della gravità quantistica. A settembre, ad appena 38 anni, Taronna è diventato per chiamata diretta ordinario al Dipartimento di Fisica «Ettore Pancini» dell'Università Federico II di Napoli, proprio per i meriti raggiunti.
«Abbiamo preso dei dottorandi validissimi, una studentessa di Bologna, che ha fatto il master in Inghilterra e poi a Berlino, e uno dell'École normale di Parigi, che abbiamo convinto di venire qui a Napoli, e le assicuro non è una cosa banale. I giovani studenti vogliono venire a Napoli, solo che non sanno cosa c'è. Perché di Napoli passano soprattutto notizie negative, anche se questa cosa finalmente sta scomparendo. Alla fine, se si mostra che a Napoli c'è chi lavora in settori importanti, i ricercatori dall'estero vengono qui. Se viene comunicata la nostra ricerca, la gente poi ci viene: su questo dobbiamo lavorare»
#ilmattino #Napoli #UniversitàFedericoII
«Abbiamo preso dei dottorandi validissimi, una studentessa di Bologna, che ha fatto il master in Inghilterra e poi a Berlino, e uno dell'École normale di Parigi, che abbiamo convinto di venire qui a Napoli, e le assicuro non è una cosa banale. I giovani studenti vogliono venire a Napoli, solo che non sanno cosa c'è. Perché di Napoli passano soprattutto notizie negative, anche se questa cosa finalmente sta scomparendo. Alla fine, se si mostra che a Napoli c'è chi lavora in settori importanti, i ricercatori dall'estero vengono qui. Se viene comunicata la nostra ricerca, la gente poi ci viene: su questo dobbiamo lavorare»
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