«La decisione della Corte costituzionale, per quanto è possibile ricavare dal comunicato e in attesa del testo della sentenza, ha di fatto disarticolato la legge sull'Autonomia differenziata», premette Sandro Staiano, ordinario di diritto costituzionale e pubblico alla Federico II, non appena arriva la notizia della bocciatura della legge Calderoli da parte della Consulta.

«Nella sentenza ci sono due parti distinte - spiega - Anzitutto una parte dichiara illegittime alcune singole disposizioni. Mentre il testo è cancellato in alcune sue parti importanti. Ad esempio l'intesa tra lo Stato e le Regioni per il trasferimento delle funzioni non può riguardare intere materie ma singole funzioni comprese in esse. E l'eventuale trasferimento delle funzioni deve essere giustificato da ragioni di migliore funzionalità»

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