Venti o venticinque euro al giorno. Tanto era la paga promessa a quei tre ragazzi impegnati nella fabbrica abusiva di fuochi di artificio, teatro dell’esplosione di lunedì pomeriggio. Almeno otto ore di lavoro, per una manciata di spiccioli: a maneggiare esplosivo micidiale, senza alcuna tutela, senza alcuna protezione